Il mio frenetico tran tran shakespeariano - Produzione 2015






da Pensieri del 4 marzo 2015

Non è semplice star dietro a tutto in questi giorni. Avete presente quando a un periodo di calma semipiatta subentra la frenesia di impegni più esagerata? Ecco, questo succede quando a scuola, prove, palestra, famiglia, subentra... il debutto dello spettacolo. 
Ci siamo quasi, al momento mancano nove giorni, e si susseguono come sempre prove su prove, "aggiustamenti", ripensamenti, ritocchi, un brusio creativo e brulicante di parole, costumi, parrucche, scarpe con fibbia e senza, ventagli, bastoni da passeggio, oggetti di scena, sciarpe consunte, cilindri e calze, trucchi ed escamotage più disparati. 
E' la prima volta che mi misuro con questo grandissimo, e ho preferito farlo con discrezione e una drammaturgia che mescola sacro e profano, drammatico e comico. Non poteva che essere così, perchè questo mio lavoro parla di una ricerca, spasmodica e un po' sofferta, del segreto del grande Bardo, attraverso un viaggio fra i temi essenziali del suo teatro, questa dimensione senza tempo che ha saputo concretizzare, celebrata in tutto il mondo da sempre. Cosa ne sarà solo il pubblico potrà decretarlo. Quello che so io è che l'esperienza di scrittura e poi di realizzazione di questo lavoro è stata intensa e molto particolare, poiché ha toccato aspetti finora mai sperimentati in prima persona.
Mi piace questo teatro "poetico". Per anni ho realizzato messe in scena di commedie brillanti piuttosto note, ma non ho mai ricevuto tanta soddisfazione, e forse riconoscimenti, come quando affronto questo tipo di narrazione scenica. E' uno stile che tocca l'immaginazione, il sogno, l'impalpabile luogo senza tempo dove solo gli animi sensibili sanno guardare. Ed è un teatro difficile per chi deve costruirne le atmosfere. Insomma, una sfida vera e propria. Spero che abbia gli applausi che credo meriti.


 

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